Le strutture sanitarie non possono raccogliere in maniera sistematica e preventiva informazioni sulle convinzioni religiose dei pazienti. Le strutture possono trattare tali informazioni solo se il malato richiede di usufruire dell'assistenza religiosa e spirituale o se ciò risulta indispensabile nello svolgimento dei servizi necroscopici per rispettare le volontà espresse in vita dal paziente. Lo ha stabilito il Garante della privacy, con un provvedimento a carattere generale adottato a seguito di alcune segnalazioni.
Il Garante della privacy ha adottato i primi provvedimenti in merito alle segnalazioni presentate da cittadini dopo il mancato accoglimento da parte di Google delle loro richieste di deindicizzare pagine presenti sul web che riportavano dati personali ritenuti non più di interesse pubblico.
Il Garante per la privacy ha approvato un quadro unitario di misure e accorgimenti di carattere tecnico, organizzativo e procedurale per mantenere alti livelli di sicurezza nell’utilizzo di particolari tipi di dati biometrici, semplificando tuttavia alcuni adempimenti. L’intervento dell’Autorità si è reso necessario alla luce della crescente diffusione di dispositivi biometrici, anche incorporati in prodotti di largo consumo.
Cyber privacy, le sfide e le scelte da affrontare e il ruolo della tecnologia sono stati al centro della seconda tavola rotonda, moderata dal giornalista Alessandro Longo, responsabile editoriale di Agendadigitale.eu, all'interno del convegno "Cyber Security & Privacy: come garantire la sicurezza senza ledere la privacy?" organizzato da EIT ICT Labs in media partnership con CorCom.
L’Onu chiede che i governi garantiscano la privacy delle comunicazioni online. Lo fa attraverso una risoluzione approvata dalla Commissione per i diritti umani dell’Assemblea Generale, che in primavera verrà discussa e votata dal Consiglio per i diritti umani a Ginevra.