Sempre più dispositivi digitali da indossare: nel mondo, ma anche in Italia. Gadget tecnologici con software in grado di raccogliere informazioni e archiviarle su Internet per gli utilizzi più disparati. Per avere questi assistenti digitali mettiamo però a rischio la nostra privacy
I due colossi hanno annunciato che la prossima versione dei loro sistemi operativi mobili userà la crittografia per proteggere i contenuti presenti sul dispositivo. E intanto Tim Cook attacca i rivali proprio sulla riservatezza dei dati.
I cittadini usano il Wi-Fi pubblico senza preoccuparsi della privacy. Lo dimostra un'indagine di F-Secure per le strade di Londra, dove è stato collocato un hotspot Wi-Fi 'fasullo'. I passanti, sfruttando la connessione gratuita, hanno esposto il loro traffico internet, i dati personali e il contenuto delle e-mail. Accettando le condizioni d'uso senza leggerle, alcuni hanno detto sì anche a una clausola che li obbligava a rinunciare al loro primo figlio in cambio dell'accesso alla rete Wi-Fi.
Le Authority fanno fronte comune per gestire i reclami degli utenti "bocciati" da Google. Sarà creata una rete per lo scambio rapido di informazioni e una tool box di criteri condivisi. Le Autorità europee sono al lavoro su criteri comuni per garantire il diritto all’oblio. Dopo la sentenza della Corte di Giustizia dell’Unione europea risalente a maggio scorso le Autorità Ue Garanti della privacy hanno deciso di elaborare criteri comuni per gestire i ricorsi e i reclami presentati da utenti che si sono visti opporre un rifiuto da Google.
L'indagine, 1 App medica 2 non informa adeguatamente gli utenti sulla gestione dei loro dati personali