La riservatezza della nostra navigazione online è e rimane una chimera. Chi pensa di essere blindato, sbaglia. E a commettere questo errore sono davvero tanti, anche grazie alla “complicità” di meccanismi di sicurezza che promettono garanzie, protezione, tutela.
L’inserimento della funzione “Do Not Track” (non tracciare) all’interno dei software di navigazione in Rete ha ingenerato un clima di estrema rilassatezza: gli utenti, convinti di poter fare affidamento sul browser, non hanno preso in considerazione l’ipotesi che qualcosa potesse non andare come previsto.
Il Garante avverte: “Si sottovaluta il significato della protezione delle nostre info. Serve investire nella scuola e garantire una maggiore capacità di presidiare le banche dati e le relazioni tra cittadino e Stato”
L’ad di Apple alla conferenza internazionale sulle privacy: non ci può essere sviluppo tecnologico senza protezione dei dati personali.
“Le nuove tecnologie stanno facendo cose grandiose, prevengono e combattono malattie, danno accesso a informazioni e opportunità economiche come mai era stato possibile prima”, ha detto Cook. “Ma abbiamo avuto modo di vedere anche come possano invece essere una minaccia invece che un aiuto.
Il quesito. Un’associazione sta organizzando un convegno, anche con l'obiettivo di far conoscere le attività associative e cercare di raccogliere nuovi associati (persone fisiche). Al fine di dare ampio risalto all'evento, è lecito inviare email anche a estranei, professionisti compresi, che non conoscono l'associazione (a recapiti forniti da associati o reperiti in rete)? Come è possibile coinvolgere tali potenziali associati senza violare la normativa sulla privacy?
La blockchain in Sanità ha un enorme potenziale per risolvere criticità legate alla gestione sicura dei dati dei pazienti, alla contraffazione dei farmaci o alla tracciabilità dei dati nell’ambito della ricerca. Vediamo i casi specifici e le sfide per le aziende del settore.