La sicurezza informatica dei dispositivi medici, delle reti e dei computer delle aziende ospedaliere è, come dimostrano recentissimi casi avvenuti in diverse parti del mondo, un aspetto non più trascurabile. Il rischio cresce di pari passo con la percentuale di dematerializzazione dei processi amministrativi, della dipendenza da apparati medicali informatizzati e della quantità e tipologia di dati memorizzati dalle aziende ospedaliere.
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Più volte sollecitato il Garante della privacy sui rischi collegati alla mancanza di controllo diretto da parte dei pazienti dei propri dati sanitari. Il dott. Antonello Soro, nel 2014, fermò una delibera, già firmata dal Presidente della regione Lombardia, Roberto Maroni, che avrebbe permesso la gestione dei dati sanitari dei cittadini lombardi ad enti esterni a Lombardia Informatica “non solo pubblici”.
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Intervista sulle problematiche della privacy in sanità rilasciata da Riccardo Giannetti per ADNKRONOS.
Sanzioni salate per chi violerà le norme contenute nel nuovo regolamento europeo sul trattamento dei dati personali, entrato in vigore in questi giorni. "Le violazioni più blande prevedono un valore fino a 10 milioni di euro o al 2% del fatturato mondiale.
La ricetta bianca vìola o no la privacy? È polemica aperta fra il dottor Roberto Mora, presidente dell’Ordine dei medici di Verona e della federazione regionale degli Ordini e l’assessore alla Sanità Luca Coletto.