1 - Disposizioni generali
E' costituita una associazione denominata “Privacy Information Healthcare Manager Association", abbreviata con l’acronimo APIHM. L'associazione ha sede in Calcinaia (Pisa), in via Case Vecchie al n.° 93.
L'associazione può aderire, con delibera da adottarsi dall'assemblea generale, ad altre associazioni od enti quando ciò torni utile al perseguimento dei fini sociali.
2 – Scopo e finalità dell’Associazione
L'associazione è apolitica, non ha finalità di lucro e si propone di promuovere e favorire l’utilizzo corretto delle informazioni ed il rispetto dei diritti dell’utenza, all’interno del sistema pubblico ed in particolare del Sistema Sanitario.
L’associazione, quale libera associazione di esperti, riunisce coloro che, nell’intero territorio nazionale, si occupano direttamente o contribuiscono comunque all’implementazione della disciplina in materia di gestione dell’informazione, di protezione dei dati e sicurezza in ambito sanitario e intende svilupparne la loro crescita culturale e professionale.
L’Associazione costituisce un momento di raccordo e confronto dedicato fra i professionisti chiamati a operare per rendere fruibili i diritti del cittadino in materia di riservatezza, trasparenza, identità digitale e gestire, trattare e mantenere in sicurezza i dati.
L’APIHM intende, inoltre, raccogliere diffondere e sviluppare gli studi, le sperimentazioni, le ricerche e le progettualità che, come best practices, possono essere di esempio per attivare in ogni struttura sanitaria una policy di corretta gestione del patrimonio informativo, anche alla luce delle innovazioni tecnologiche e della digitalizzazione del sistema di gestione documentale.
L’associazione, che nel rispetto dello statuto sociale è quindi un network di esperti, costituito con una scrittura privata l’11/11/2011, che supportano e presidiano il processo di gestione dell’informazione, particolarmente in campo sanitario; essa è apartitica, apolitica e aconfessionale, con durata illimitata nel tempo ed opera in ambito nazionale ed internazionale, anche attraverso il suo sito web www.apihm.it .
L’APIHM vuole diventare quindi, per i suoi iscritti, per gli Enti Pubblici, per le strutture sanitarie e per le istituzioni un centro di ricerca e un luogo fisico e virtuale per la discussione ed il confronto su problematiche comuni attraverso :
- lo studio e l’individuazione di policy operative conformi alla normativa vigente ed a ogni sua integrazione che sia di interesse per il contesto sanitario;
- momenti di studio e aggiornamento sull’evoluzione delle discipline di interesse, contributi necessari alla conoscenza della evoluzione legislativa, dottrinaria e giurisprudenziale italiana e straniera nelle materie di interesse;
- la promozione di iniziative che evidenzino i risultati raggiunti;
- il confronto e il coinvolgimento con i diversi soggetti istituzionali interessati all’attività dell’associazione quali, ad esempio: Regioni, Conferenza Stato – Regioni, Ministero della Salute, ministero dell’Innovazione, DigitPA, Autorità Garante per la protezione dei dati personali, Società scientifiche, sollecitando presso le succitate Autorità l’adozione di ogni provvedimento o disposizione che renda effettivo il raggiungimento della mission istituzionale.
L’Associazione, che disciplinerà ulteriormente la sua attività attraverso un regolamento operativo, emanato dal Consiglio Direttivo, intende, inoltre:
- essere un osservatorio nazionale delle discipline di interesse e portavoce dei propri associati di fronte alle istituzioni e alle autorità;
- erogare ai propri iscritti attività di alta formazione e specializzazione nelle materie di interesse;
- porsi come interlocutore di riferimento presso gli stakeholders, in particolare del sistema sanitario;
- istituire un registro degli associati, consultabile sul sito web della stessa, it e diffondere informazioni ed aggiornamenti pertinenti alle finalità associative tramite circolari, newsletter, libri, pubblicazioni.
L'associazione potrà dare la sua collaborazione ad altri Enti ed Istituzioni per lo sviluppo di iniziative che si inquadrino nei suoi fini, mantenendo sempre la più completa indipendenza nei confronti degli organi di governo, delle aziende pubbliche e private, delle organizzazioni sindacali.
3 - I Soci
Possono far parte dell'associazione coloro che per la loro attività di lavoro o di studio siano interessati all'attività dell'associazione stessa e presentino una specifica e consolidata esperienza professionale al riguardo.
Sulla domanda di iscrizione all'associazione decide, in modo inappellabile, il consiglio direttivo. I soci sono tenuti al pagamento di una quota annua, il cui importo è fissato annualmente dal consiglio direttivo dell'associazione. I contributi devono essere versati entro il 31 marzo di ogni anno.
L’Associazione è composta da soci fondatori, soci ordinari, soci promotori, e soci onorari.
I soci fondatori sono coloro che hanno sottoscritto il presente statuto, sono componenti di diritto del Consiglio Direttivo e non possono candidarsi ed essere eletti come Probiviri.
Sono soci ordinari le persone che, apprezzando gli scopi e le attività dell’Associazione, sono interessati al suo sviluppo e crescita e si iscrivono per condividerne i vantaggi e le utilità, partecipare alla vita associativa, offrendo il proprio contributo associativo, culturale ed economico, per la realizzazione delle finalità statutarie.
Sono soci promotori coloro che, condividendo gli scopi e le finalità associative, si iscrivono con l’intenzione di impegnarsi attivamente per la loro realizzazione, promuovendone lo sviluppo, la crescita e l’espansione, partecipando assiduamente alla vita associativa, sia per condividerne i vantaggi e le utilità, sia per collaborare con la stessa Associazione nelle attività statutarie mettendo a disposizione il proprio bagaglio culturale e professionale ed il loro contributo economico, corrispondendo la quota associativa di loro pertinenza.
Sono soci onorari le persone che si sono distinti per particolari meriti, o per aver promosso attività di speciale rilievo nel contesto specifico, e per tale ragione un qualsiasi socio ne abbia fatta segnalazione motivata al Consiglio Direttivo, ricevendone l’approvazione da questo ultimo.
Questi ultimi sono soci a tutti gli effetti, ma non sono soggetti al pagamento della quota associativa. Tutti i soci si impegnano ad osservare il presente statuto e si impegnano ad offrire la propria collaborazione all'associazione per la realizzazione dei fini istituzionali.
La domanda di ammissione a socio ordinario e promotore deve essere presentata al Consiglio Direttivo, che deciderà sull'accoglimento o sul rigetto della stessa, valutando le motivazioni, i requisiti e l’esperienza professionale maturata dai candidati.
In caso di approvazione della domanda di ammissione, il Consiglio Direttivo provvede a darne notizia al nuovo socio, disponendo l’inserimento dei dati identificativi di questo nel registro dei soci.
Il rigetto della domanda di iscrizione deve essere comunicato per iscritto all'interessato specificandone i motivi. Il socio che intenda recedere dalla associazione deve darne comunicazione con lettera raccomandata 3 mesi prima dello scadere del periodo di tempo per il quale è associato.
La qualità di socio di APIHM viene persa per il mancato pagamento della quota associativa, per dimissioni, per morte, a seguito di esclusione deliberata dal consiglio per aver contravvenuto agli obblighi del presente statuto o per motivi che abbiano reso incompatibile la presenza tra gli iscritti dell'associazione.
Avverso l'esclusione, deliberata dal consiglio, è ammesso il ricorso al collegio dei probiviri. Il socio può in ogni tempo recedere dall'associazione con effetto dall'1 gennaio dell'anno successivo, indirizzando lettera raccomandata al Consiglio entro il 30 settembre; il socio dimissionario non ha diritto al rimborso dei contributi né all'abbuono di quelli dovuti per l'esercizio in corso.
4 - Gli Organi
Gli organi dell'associazione sono: a) l'assemblea dei soci, b) il consiglio direttivo, c) il collegio dei probiviri.
5 – L’assemblea dei soci
L'assemblea generale dei soci, convocata su delibera del consiglio direttivo non meno di 20 giorni prima di quello fissato per l'adunanza, si riunisce presso la sede dell’Associazione o in altra località da indicarsi nell'avviso di convocazione, nel primo semestre di ogni anno, per provvedere e per deliberare sul rendiconto finanziario, sullo stato patrimoniale e su tutti gli altri argomenti di carattere generale iscritti all'ordine del giorno per iniziativa del consiglio direttivo, ovvero su richiesta di almeno cinque soci.
La data e l'ordine del giorno dell'assemblea sono comunicati ai soci per lettera raccomandata o attraverso comunicazione e-mail.
Assemblee straordinarie dei soci possono essere convocate per deliberazione del consiglio direttivo stesso, oppure per domanda di tanti soci che rappresentano non meno della metà degli iscritti.
I soci riuniti in Assemblea possono modificare il presente statuto; per la validità delle relative deliberazioni è necessaria la presenza, sia in prima che in seconda convocazione, di almeno tre quarti dei soci ed il consenso di quattro quinti dei voti dei presenti (o dei rappresentanti).
Non possono essere modificati gli scopi dell'associazione stabiliti dai precedenti articoli 1, 2 e 3.
Hanno diritto di intervenire all'assemblea i soci che si trovino in regola col pagamento della quota di associazione.
Ciascun socio potrà rappresentare uno o più altri soci purché munito di regolare delega scritta.
Per la costituzione legale dell'assemblea e per la validità delle deliberazioni della stessa è necessario l'intervento di un numero di soci che rappresenti almeno la metà degli iscritti.
Il mancato raggiungimento della suddetta maggioranza determina il differimento della sessione ad una data successiva, fissata a non più di trenta giorni dalla prima convocazione.
Nella seconda convocazione l'assemblea è valida qualunque sia il numero dei soci presenti o rappresentanti.
La data della predetta sessione può essere fissata nello stesso avviso di convocazione della prima.
L'assemblea delibera a maggioranza di voti dei soci presenti o rappresentati mediante regolare delega scritta rilasciata ad altro socio, purché non consigliere né revisore.
L’assemblea ordinaria discute ed approva il rendiconto economico finanziario preventivo ed il rendiconto economico finanziario consuntivo, definisce il programma generale annuale di attività, nomina i consiglieri e i probiviri, determina, su proposta del consiglio direttivo, l’ammontare delle quote associative ed i termini per il loro versamento, discute e decide su tutti gli argomenti posti all’ordine del giorno.
Il Tesoriere ed Segretario generale provvedono a redigere i verbali delle deliberazioni dell'assemblea, che sono sottoscritti dai membri del Consiglio direttivo presenti.
6 - Il Consiglio direttivo
Il Consiglio direttivo è nominato dall'assemblea ed è composto dal Presidente, dai due Vicepresidenti, dal Tesoriere e Segretario Generale e dagli ex Presidenti, che assumono per diritto la carica di Presidente Onorario; dura in carica 5 anni ed i suoi membri possono essere rieletti.I soci fondatori, che fanno parte del Consiglio Direttivo sono Filomena Polito, che assume la carica di Presidente, Graziano de’Petris, che assume la carica di Vice Presidente, Giuseppina Terranova, che assume anch’essa la carica di Vice Presidente e Cristiano Berti, che assume la carica di Tesoriere e Segretario Generale.
La carica di consigliere è gratuita, salvo il rimborso delle spese documentate sostenute dagli associati incaricati di svolgere attività rendicontata in nome e per conto dell’Associazione.
Il Consiglio direttivo è investito di ogni potere per decidere sulle iniziative da assumere e sui criteri da seguire per il conseguimento e l'attuazione degli scopi dell'associazione e per la sua direzione ed amministrazione ordinaria e straordinaria. In particolare il consiglio:
- fissa le direttive per l'attuazione dei compiti statuari, ne stabilisce le modalità e le responsabilità di esecuzione e ne controlla l'esecuzione stessa;
- stabilisce l'importo delle quote annue di associazione;
- delibera sull'ammissione dei soci, valutandone il cv, l’esperienza e le motivazioni ;
- decide sull'attività e le iniziative dell'associazione e sulla sua collaborazione con i terzi;
- approva i progetti di bilancio preventivo, rendiconto finanziario e statuto patrimoniale, da presentare all'assemblea dei soci;
- stabilisce eventuali prestazioni ai soci ed ai terzi e le relative norme e modalità;
- definisce, conferisce e revoca procedure operative.
Esso si riunisce ogni volta che sia necessario, su iniziativa del presidente o di almeno la metà dei consiglieri, e comunque non meno di una volta ogni quattro mesi.
Le deliberazioni del Consiglio direttivo sono prese a maggioranza di voti dei consiglieri presenti. In caso di parità di voti prevale quello del Presidente.
Le deliberazioni del consiglio sono valide se alla riunione prende parte almeno la metà dei consiglieri.
7 - Il Collegio dei probiviri
L'assemblea generale nomina ogni cinque anni il collegio dei probiviri, formato da tre membri, due membri coordinati da un presidente, più un supplente.
Il collegio dei probiviri dura in carica quanto il Consiglio Direttivo ed i suoi membri sono rieleggibili per non più di due mandati consecutivi.
La carica di Proboviro è incompatibile con quella di membro del Consiglio Direttivo.
Tutte le eventuali controversie tra gli associati relative al rapporto associativo o tra l'associazione, i suoi organi ed altre associazioni saranno devolute a detti probiviri, i quali giudicheranno ex bono et aequo senza formalità di procedura.
8 – Il Presidente e i Vicepresidenti
Il Presidente è il legale rappresentante dell’Associazione, ha l’uso della firma sociale e può delegare in via temporanea le sue competenze per scritto a uno dei due Vicepresidenti.
È autorizzato a riscuotere pagamenti di ogni natura e a qualsiasi titolo e a rilasciarne quietanza. In caso di assenza o impedimento le sue mansioni sono esercitate dal Tesoriere e Segretario Generale per gli atti strettamente necessari alla regolare prosecuzione delle attività statutarie in corso.
In casi di oggettiva necessità, il Presidente può adottare provvedimenti d’urgenza sottoponendoli alla ratifica del consiglio direttivo.
Qualora il Consiglio Direttivo, per fondati motivi, non ratifichi tali provvedimenti, degli stessi risponde personalmente il Presidente. In caso di assenza del Presidente, il Tesoriere e Segretario Generale ne svolge temporaneamente le mansioni per gli atti strettamente necessari alla regolare prosecuzione delle attività statutarie in corso.
9 - Il Tesoriere e Segretario Generale
Il Tesoriere e Segretario generale è il responsabile della gestione amministrativa e finanziaria dell’Associazione di cui sottoscrive gli atti congiuntamente al Presidente; cura la tenuta dei libri contabili e la redazione dei bilanci consuntivo e preventivo sulla base delle determinazioni assunte dal Consiglio Direttivo.
Ha il compito di operare con banche e uffici postali, ivi compresa la facoltà di aprire o estinguere conti correnti, e ha firma congiunta con il Presidente per importi il cui limite massimo viene definito dal Consiglio Direttivo.
È responsabile della redazione dei verbali delle sedute del Consiglio Direttivo e dell’Assemblea, che trascrive sugli appositi libri affidati alla sua custodia unitamente al registro soci, convoca il Consiglio Direttivo, e su indicazione di questo, convoca le assemblee dei soci.
Nello svolgimento delle riunioni, spetta a lui, o in sua vece ai Vicepresidenti, la competenza di verificare la regolarità formale e il conteggio dei voti. Riceve ed esamina ogni richiesta di patrocinio ricevuta e la sottopone al voto del Consiglio Direttivo, previa verifica di conformità alle finalità statutarie.
Cura le procedure di iscrizione e recesso, per mezzo di apposito albo degli associati e l’emissione delle quote.
10 - Patrimonio, esercizio sociale e bilancio
L’esercizio sociale decorre dal 1° gennaio al 31 dicembre di ogni anno.
Entro il 30 giugno di ogni anno il Consiglio Direttivo presenta per l’approvazione all’Assemblea ordinaria il rendiconto economico finanziario dell’esercizio trascorso ed il bilancio preventivo per l’anno in corso.
Le entrate dell’Associazione sono costituite dalle quote associative e dai contributi di sostenitori e simpatizzanti, da eventuali donazioni e lasciti testamentari e da ogni altra entrata compatibile con le finalità dell’ associazionismo di promozione sociale.
I proventi delle varie attività non possono, in nessun caso, essere divisi fra gli associati, anche in forme indirette.
Un eventuale avanzo di gestione dovrà essere reinvestito a favore di attività istituzionali statutariamente previste.
Il patrimonio sociale deve essere utilizzato, secondo le leggi vigenti, nel modo più opportuno per il conseguimento delle finalità dell’Associazione.
Le quote sociali sono intrasferibili. In caso di dimissioni, esclusione o morte di un socio, la sua quota sociale rimane di proprietà dell’Associazione.
Il logo, il marchio e la denominazione dell’associazione fanno parte del patrimonio indisponibile dell’associazione e come tali saranno tutelati: nessun socio può utilizzarli senza previa autorizzazione scritta da parte del consiglio direttivo.
in caso di abuso, il socio verrà espulso senz’appello dall’associazione, fatte salve eventuali azioni civili e penali di tutela dei diritti dell’associazione medesima.
11 - Scioglimento
Lo scioglimento dell'associazione è deliberato dall'assemblea generale straordinaria la quale provvederà alla nomina di uno o più liquidatori. Le spese relative saranno a carico degli associati.
12 - Disposizioni finali
Per tutto quanto non è contenuto nel presente statuto valgono le disposizioni di diritto comune.
Tutte le controversie che dovessero insorgere nella interpretazione o nella esecuzione del presente statuto o ad esso connesse, ivi compreso il pagamento delle quote sociali, verranno devolute ad un tentativo di conciliazione da espletarsi presso la Camera di Commercio di Pisa.
Tutti gli associati si impegnano pertanto a cercare sempre e comunque un equo e bonario componimento delle controversie, tuttavia in caso di mancata conciliazione, sarà competente in via esclusiva il Foro di Pisa.