L'accusa è di avere rubato 50 milioni di profili da Facebook e di avere usato queste informazioni riservate per influenzare elezioni dall'America all'Europa, da Trump alla Brexit e oltre. Sul banco degli imputati c'è Cambridge Analytica, la società inglese di analisi di "big data" che da qualche anno ha ottenuto un'attenzione spropositata: c'è chi la ritiene il Grande Fratello orwelliano in grado di controllare il mondo e chi la paragona a fenomeni anticipati dalla fiction televisiva House of cards, in cui il presidente degli Stati Uniti raccoglie voti manipolando gli elettori con una propaganda personalizzata a base di illeciti programmi di software.