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In una intervista rilasciata al Corriere delle Comunicazioni il presidente APIHM Filomena Polito ribadisce i nuovi scenari della sanità anche alla luce dell'esplosione dei social network. Negli Usa il 90% delle persone si fida delle informazioni trovate in Rete. E il social network pensa a community di persone che soffrono delle stesse patologie. Ma gli esperti avvertono: "Si rischia l'eccesso di autodiagnosi"
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Il Garante per la protezione dei dati personali con la newsletter del 26 giugno 2014, ha informato di avere espresso il 22 maggio scorso il proprio parere favorevole su uno schema di Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, il cui testo è già diffuso online, che consentirà a Regioni e Province autonome di dare concretamente il via al Fascicolo Sanitario Elettronico.
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Il workshop “Le App per la salute, avvertenze e regole d'uso, tra utilità e mercato” tenutosi a Pisa il 25 settembre si è concluso con grande affluenza di partecipanti ed interessante confronto di contenuti. Informatici, giuristi, medici e rappresentanti delle associazioni dei pazienti hanno affrontato i diversi aspetti che caratterizzano i nuovi scenari che si delineano nell’uso delle APP nel settore sanitario o più in generale per la gestione della salute. La giornata di studio di Pisa, attraverso una analisi delle varie dimensioni del rischio è stata quindi una interessante occasione di confronto utile anche ai produttori ed utilizzatori di App per orientarsi in questo vastissimo mercato. Tutto questo alla luce dei risultati dell’indagine condotta dall’Autorità Garante per la protezione dei dati personali che ha mostrato come vi sia una scarsa attenzione alla tutela degli utenti e soprattutto la necessità che questi software, che raccolgono un'ingente mole di informazioni personali, rendano più trasparente e chiaro l'uso delle stesse.
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Bilancio dell'attività ispettiva del primo semestre 2014.Varato il piano degli accertamenti fino a dicembre.
196 ispezioni, sanzioni per oltre 2 mln e mezzo di euro già riscossi dall'erario, 24 segnalazioni all'autorità giudiziaria. Questo in sintesi il bilancio dell'attività ispettiva e sanzionatoria del Garante privacy nei primi sei mesi dell'anno, dal quale emergono, in sostanza, una scarsa informazione agli utenti sull'uso dei dati personali da parte di Pa e privati, ancora numerosi trattamenti illeciti e poca attenzione alle misure di sicurezza.
Gli accertamenti, svolti anche con il contributo delle Unità Speciali della Guardia di finanza – Nucleo speciale privacy, hanno riguardato in particolare il mobile payment; le app mediche, l'attività di telemarketing svolta dai call center operanti all'estero; l'intermediazione immobiliare; le strutture alberghiere; l'e-commerce; la verifica delle misure di sicurezza degli utenti delle reti tlc e Internet; il trasferimento di dati verso Paesi extra Ue.