L'Italia avrebbe violato l'anonimato dei donatori di gameti nelle procedure per la fecondazione eterologa. Nome, professione, codice fiscale, stato civile, residenza sono i dati che avrebbero dovuto restare anonimi, ma che invece sono stati diffusi senza protezione per tre mesi. Dopo una segnalazione dell'Associazione Luca Coscioni, il Garante per la protezione dei dati personali ha infatti accertato che la violazione c'è stata da aprile a fine giugno 2015. Ora "sta valutando le sanzioni amministrative da applicare"