Facebook chiamata in causa per il modo in cui utilizza i dati che raccoglie per la sua funzione di riconoscimento dei volti utilizzata per suggerire i "tag" nelle foto. A sollevare la questione è un cittadino americano dell'Illinois, come riportato dal Chicago Tribune, secondo il quale il social di Mark Zuckerberg ha violato la legge del suo Stato "accumulando segretamente dati biometrici degli utenti in un immenso database". Facebook però replica: la causa è senza fondamento.

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