Con Decreto legislativo n. 153 del 2009 si è stabilito di individuare le attività erogate dalle farmacie nell’ambito del Servizio sanitario nazionale, prevedendo una serie di nuovi servizi i quali devono concernere "la effettuazione di attività attraverso le quali nelle farmacie gli assistiti possano prenotare prestazioni di assistenza specialistica ambulatoriale presso le strutture sanitarie pubbliche e private accreditate, e provvedere al pagamento delle relative quote di partecipazione alla spesa a carico del cittadino, nonché ritirare i referti relativi a prestazioni di assistenza specialistica ambulatoriale effettuate presso le strutture sanitarie pubbliche e private accreditate".

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Sono ormai più di cinque anni che il Garante Privacy ha definito che cos'è un Dossier Sanitario.
Lo ha fatto con lo stesso Provvedimento pubblicato in Gazzetta Ufficiale dove per la prima volta viene definito anche il Fascicolo Sanitario Elettronico, e in questo ha individuato le misure che le strutture sanitarie devono adottare perchè tali strumenti siano attivati nel rispetto dei diritti dei pazienti e nella massima sicurezza.
Ma il processo di adozione del  Fascicolo Sanitario Elettronico è al momento frammentario e legato a poche realtà territoriali e si aspetta ancora il completamento dell'iter normativo che permetterà l'attivazione di un unico modello nazionale.
Per quanto riguarda il Dossier Sanitario la situazione è ben diversa, perchè se a tale definizione, in realtà, corrisponde spesso quella che comunemente viene indicata come "cartella clinica elettronica" , i dossier Sanitari sono ormai uno strumento di corrente utilizzo del sistema sanitario.

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La ricerca scientifica e tecnica è essenziale per lo sviluppo e l’innovazione delle cure e del sapere nel sistema sanitario

Ma spesso in tale contesto ci si dimentica che i dati da analizzare e studiare sono dati che ricadono sotto l’ambito di operatività della “Legge Privacy”, che le sue norme sono chiare nel disporre che il paziente debba acconsentirne l’uso e che non si può più continuare a dire “,,La legge sulla privacy è troppo rigida e limita la ricerca".

Le regole da rispettare sono ben chiare e, in sintesi, le ricerche possono continuare adottando delle procedure che prevedono il supporto di chi si occupa di data protection.

Purtroppo pochi se ne occupano e questo può rendere difficile la gestione corretta dell’attività di ricerca.

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La sicurezza e la privacy sono due facce di un unico grande tema del sistema sanitario, la corretta gestione e protezione dei preziosi dati che riguardano il paziente
Il Codice dell'Amministrazione Digitale e la Legge Privacy non possono essere letti separatamente, e il loro rispetto prevede una sinergia di azione tra esperti del sistema informativo e della protezione dei dati, azione che deve esser econtinua e non episodica, perchè i dati da proteggere sono delicatisssimi e sulla sicurezza non va mai calata l'attenzione.

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